Come Tolkien costruì la Terra di Mezzo

Chi non conosce “Il Signore degli Anelli“? Il celeberrimo best seller pubblicato negli anni ’50, giunto in Italia negli anni ’70 e recentemente, a inizio anni 2000, portato sugli schermi cinematografici da Peter Jackson costituisce un capolavoro letterario sotto vari aspetti.
Quello che più colpisce della fervida mente di John Ronald Reuel Tolkien è la capacità di creare un intero universo con una propria storia e mitologia, diverse razze con il proprio linguaggio e un’intera geografia.
Ci chiederete come mai un’opera Fantasy, anzi L’Opera Fantasy per antonomasia trovi spazio in un sito di Storia: ebbene qui parliamo della storia creativa del Signore degli Anelli.

Di seguito vi mostriamo alcuni schizzi che J.R.R. Tolkien utilizzò per costruire la sua Terra di Mezzo. Molti dei disegni originali sono stati pubblicati nell’opera in dodici volumi “History of Middle Earth” a cura del figlio Cristopher Tolkien, altri sono appena stati pubblicati, a fine 2015, nel voluminoso tomo The Art of The Lord of the Rings” curato dagli studiosi tolkeniani Wayne Hammond e Christina Scull, in occasione del 60mo anniversario della pubblicazione dell’opera.
Sfortunatamente “History of Middle Earth”, confidenzialmente denominato HOME dagli appassionati, non è stato ancora completamente tradotto in italiano.
Vi lasciamo ora entrare nella “mappa mentale” del Professor Tolkien: buon viaggio!

"Mappa di Rohan, Gondor e Mordor" Tolkien usò mappe come questa per calcolare la posizione esatta di Frodo e Sam, mentre camminavano attraverso Emyn Muil e le Paludi Morte per arrivare ​​al Monte Fato, in modo che il loro arrivo coincidesse con le trame parallele di altri membri della Compagnia. ( Bodleian Libraries, University of Oxford)

“Mappa di Rohan, Gondor e Mordor” Tolkien usò mappe come questa per calcolare la posizione esatta di Frodo e Sam, mentre camminavano attraverso Emyn Muil e le Paludi Morte per arrivare ​​al Monte Fato, in modo che il loro arrivo coincidesse con le trame parallele di altri membri della Compagnia. ( Bodleian Libraries, University of Oxford)

Il percorso per giungere alla Tana di Shelob (da <a href=https://it.wikipedia.org/wiki/The_History_of_Middle-earth> History of the Middle Earth</a>)

Il percorso per giungere alla Tana di Shelob (da History of the Middle Earth)

La Mappa della tana di Shelob ( Bodleian Libraries, University of Oxford)

La Mappa della tana di Shelob ( Bodleian Libraries, University of Oxford)

In questa complessa mappa Tolkien lavorò sulle distanze e i tempi del percorso, come ad esempio che vi fossero venti miglia tra Osgiliath e l'incrocio di Minas Morgul (La Mappa della tana di Shelob ( Bodleian Libraries, University of Oxford)

In questa complessa mappa Tolkien lavorò sulle distanze e i tempi del percorso, come ad esempio che vi fossero venti miglia tra Osgiliath e l’incrocio di Minas Morgul (Bodleian Libraries, University of Oxford)

La "prima mappa" della Terra di Mezzo. Il figlio Christopher Tolkien la definisce "strana, malconcia, affascinante, complicata". Rielaborata col corso degli eventi del libro (Bodleian Libraries, University of Oxford)

La “prima mappa” della Terra di Mezzo. Il figlio Christopher Tolkien la definisce “strana, malconcia, affascinante, complicata”. Rielaborata col corso degli eventi del libro (Bodleian Libraries, University of Oxford)

"La prima mappa della Contea". In questa mappa è affascinante osservare il processo creativo di Tolkien: le linee tratteggiate rosse e blu indicano i percorsi di Frodo, Sam e Pipino. Vi sono inoltre altre annotazioni a matita con variazioni toponomastiche e altri appunti. (Bodleian Libraries, University of Oxford)

“La prima mappa della Contea”. In questa mappa è affascinante osservare il processo creativo di Tolkien: le linee tratteggiate rosse e blu indicano i percorsi di Frodo, Sam e Pipino. Vi sono inoltre altre annotazioni a matita con variazioni toponomastiche e altri appunti. (Bodleian Libraries, University of Oxford)

"Fosso di Helm e Trombatorrione" Apparentemente Tolkien scarabocchiava su qualunque pezzo di carta gli capitasse a tiro. Qui vi è uno schizzo disegnato su una pagina mezza usata di un libretto di esami di Oxford (Bodleian Libraries, University of Oxford)

“Fosso di Helm e Trombatorrione”. Apparentemente Tolkien scarabocchiava su qualunque pezzo di carta gli capitasse a tiro. Qui vi è uno schizzo disegnato su una pagina mezza usata di un libretto di esami di Oxford (Bodleian Libraries, University of Oxford)

"Il cancello occidentale di Moria". Questo disegno a colori rappresenta le Porte di Durin, il passaggio segreto che conduce alle miniere di Moria, con il famoso indovinello "Dite: Amici, ed entrate". Notate il particolare del piccolo tentacolo che spunta dall'acqua appartenente al Guardiano. (Bodleian Libraries, University of Oxford)

“Il cancello occidentale di Moria”. Questo disegno a colori rappresenta le Porte di Durin, il passaggio segreto che conduce alle miniere di Moria, con il famoso indovinello “Dite: Amici, ed entrate”. Notate il particolare del piccolo tentacolo che spunta dall’acqua appartenente al Guardiano. (Bodleian Libraries, University of Oxford)

"Orthanc". Questo disegno mostra quattro versioni di Orthanc , la torre di Saruman a Isengard. Tolkien eseguiva delle prove per verificare come avrebbero potuto apparire sia le caratteristiche geografiche che le strutture artificiali erette da nani, elfi e umani e poterle meglio descrivere. (Bodleian Libraries, University of Oxford)

“Orthanc”. Questo disegno mostra quattro versioni di Orthanc , la torre di Saruman a Isengard. Tolkien eseguiva delle prove per verificare come avrebbero potuto apparire sia le caratteristiche geografiche che le strutture artificiali erette da nani, elfi e umani e poterle meglio descrivere. (Bodleian Libraries, University of Oxford)

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