Eventi – Arezzo, Notti dell’Archeologia: “Caligola”

ritratto-caligolaArezzo, Notti dell’Archeologia: all’Anfiteatro romano in scena “Caligola”

Sabato 26 luglio, nell’ambito della manifestazione Notti dell’Archeologia 2014, va in scena ad Arezzo, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro romano, lo spettacolo teatrale “Caligola”, tratto dai testi di Svetonio e Albert Camus, regia di Gennaro Duccilli della Compagnia Teatro della Luce e dell’Ombra (ingresso gratuito).

Gaio Giulio Cesare Germanico, meglio noto come Caligola (“piccola caliga”, così soprannominato per le calzature militari che indossò fin da bambino negli accampamenti al seguito del padre), divenne imperatore ad appena 25 anni, dopo l’uccisione del prozio Tiberio.

Unico superstite maschio della sua famiglia, sterminata da congiure e trame di potere, Caligola era il terzo figlio di Germanico, generale molto amato dall’esercito romano, e di Agrippina maggiore, nipote di Augusto. Regnò per soli tre anni, dieci mesi e otto giorni (37-41 d.C.): il ritratto che le fonti ci hanno lasciato, in particolare lo storico latino Svetonio (70-140 d.C.), è quello di un giovane monarca stravagante e crudele, malato di epilessia, preda di fobie e perversioni.

Fin qui ho parlato del principe, mi rimane ora di parlare del mostro” (Svetonio, Cal. XXII)

Ebbe quattro mogli, ma gli storici narrano anche di una relazione incestuosa con l’amata sorella minore Drusilla, morta prematuramente e da lui divinizzata con il nome di Panthea (“dea di di tutto”). Particolarmente difficili furono i suoi rapporti con il Senato, espressione dell’aristocrazia romana, al quale provocatoriamente Caligola propose di eleggere senatore il proprio cavallo. Amante dello sfarzo e del lusso, egli fece costruire due imponenti navi sul Lago di Nemi, sua proprietà nei Colli Albani: veri e propri palazzi galleggianti, ornate di preziosi arredi, le navi furono rinvenute sul fondo del lago tra il 1929 e il 1932, suscitando meraviglia per le dimensioni (73×24 e 71 x20 m) e l’alta ingegneria navale. Caligola fu assassinato il 24 gennaio del 41 d.C., a soli 29 anni in una congiura ordita dalle sue stesse guardie del corpo, i tribuni pretoriani Cherea e Sabino.

Per un uomo che ama il potere la concorrenza con gli dei è seccante. Io l’ho eliminata” (A. Camus)

La figura di questo imperatore “folle” ha fortemente affascinato nel tempo l’arte, la letteratura e lo spettacolo. Lo scrittore e drammaturgo francese Albert Camus (1913-1960) ne trasse una famosa opera teatrale (elaborata in tre diverse versioni): il Caligola di Camus è ossessionato dal potere, convinto di essere un “dio vivente”, impazzito per la perdita dell’amata Drusilla; un personaggio tragico delirante che anela all’impossibile.

Siamo nel giugno del 38 d.C., sulle rive del lago di Nemi, favolosa residenza dell’imperatore: l’amatissima sorella-amante Drusilla è morta, Caligola, sconvolto, è fuggito da Roma…

“Inizia la messinscena dell’ossessivo ed estremo tentativo umano di raggiungere l’Impossibile”.

Arezzo, Museo Archeologico Nazionale G. Cilnio Mecenate – Via Margaritone 10
Anfiteatro romano

Sabato 26 luglio ore 21,00 Durata: 2 ore

INGRESSO GRATUITO

Accessibile ai disabili

info: 0575 21421

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