Una storia del mondo Vichingo in 10 oggetti straordinari

Autore di una storia del mondo in 100 oggetti e direttore del British Museum, Neil MacGregor condensa l’ ultima mostra, campione d’incassi del museo, in 10 pezzi affascinanti

Spiriti di guerra ...ciondoli in argento, Valkyrie, IX secolo dalla Danimarca. Fotografia: Museo Nazionale di Danimarca
Spiriti di guerra …ciondoli in argento, Valkyrie, IX secolo dalla Danimarca. Fotografia: Museo Nazionale di Danimarca

Valchiria, IX secolo

Questo piccolo ciondolo dalla Danimarca è stato portato alla luce poco più di un anno fa. E ‘l’unica rappresentazione nota di Valkyria tridimensionale. Letteralmente “selettrici degli uccisi”, le valchirie erano immaginate come spiriti terrificanti di guerra e compagne del dio Odino, figure femminili che introducevano i guerrieri morti sul campo di battaglia al Valhöll, la sala degli uccisi (chiamato Valhalla in epoca vittoriana). Figure come queste possono rappresentare una varietà di forze soprannaturali, tra cui dee, Valchirie o spiriti. Mentre è scarsamente documentata la presenza di donne vichinghe combattenti, certamente esse hanno ricoperto incarichi di alto rango nella società come ad esempio sciamane e veggenti, conosciute come völvas .

Bilancia, XI-XIII secolo

Bilancia in lega di rame vichingo XI-XIII. Fotografia: Klaus Göken / Museum für Vor-und Frühgeschichte / Musei Statali di Berlino
Bilancia in lega di rame vichingo XI-XIII. Fotografia: Klaus Göken / Museum für Vor-und Frühgeschichte / Musei Statali di Berlino

Il contatto con il mondo islamico ha introdotto l’uso dei metalli preziosi come mezzo di scambio nel IX secolo. Ci sono più di 100.000 dirhams (monete d’argento islamici) rinvenute nell’area vichinga scandinava. Tuttavia, è stato il valore del lingotto che ha sostenuto l’economia, il metallo prezioso era spesso fuso e trasformato in lingotti portatili. Sebbene ai lingotti non fosse applicato il controllo formale della qualità legato alla moneta, ha permesso di realizzare un sistema flessibile, perché poteva essere tagliato e utilizzato in qualsiasi quantità. L’utilizzo di lingotti richiese la misurazione del peso, e anche qui, possiamo vedere l’influenza del mondo islamico in una serie di bilance pieghevoli e pesi. Bilance come questa si trovano in tutto il mondo vichingo diffuse ad ovest fino in Irlanda.

La spilla Hunterston, VIII secolo, è stata ritrovata nell'Ayrshire nel 1830. Fotografia: Musei nazionali della Scozia
La spilla Hunterston, VIII secolo, è stata ritrovata nell’Ayrshire nel 1830. Fotografia: Musei nazionali della Scozia

Spilla Hunterston, VIII secolo

La nostra visione stereotipata dei vichinghi è quella di predoni assetati di sangue, che distruggevano tutto ciò in cui si imbattevano. Vero, ma non solo. A volte hanno semplicemente preso quello che piaceva loro e se lo sono tenuto. La splendida spilla Hunterston, uno degli oggetti più notevoli dell’esposizione, costituisce l’appropriazione di un oggetto scozzese precedente che chiaramente è sopravvissuto intattoalle incursioni vichinghe. La spilla, rinvenuta nell’ Ayrshire, è una spilla scozzese pre-vichinga con decorazione squisitamente celtica. Sul retro qualcuno ha graffiato in rune alcune parole che possono essere tradotte come: “Maelbrigda possiede questo spilla.” Il nome è celtico e cristiano, ma la lingua e alfabeto runico sono norreni, la prova che un oggetto pre-vichingo ha continuato ad essere apprezzato e utilizzato in epoca vichinga.

Tesoro della Valle di York, X secolo

Conosciuto come il tesoro di Harrogate, il tesoro di Vale of York è stato rinvenuto nel North Yorkshire. Fotografia: Museo Yorkshire / I Trustees del British Museum
Conosciuto come il tesoro di Harrogate, il tesoro di Vale of York è stato rinvenuto nel North Yorkshire. Fotografia: Museo Yorkshire / I Trustees del British Museum

Questo è l’intero mondo vichingo in una tazza. Scoperto nel 2007 da cercatori di metallo presso Harrogate, il Tesoro della Valle di York è il più grande e il più importante tesoro vichingo trovato nelle isole britanniche in più di 150 anni. Esso mostra la spettacolareampiezza della rete di scambi vichinga che si estendeva sui quattro continenti, fotografati nel momento in cui questa coppa fu sepolta, nel 927. Il tesoro comprende monete e oggetti provenienti dall’Afghanistan, a est, dall’Irlanda, ad  ovest, così come dalla Russia e dalla Scandinavia, dall’Asia centrale e dall’Europa occidentale. Il tesoro rappresenta tre sistemi di culto: Islam, Cristianesimo ed il culto di Thor e almeno sette lingue. La coppa d’argento in cui il tesoro è stato sepolto fu probabilmente forgiata per l’uso in una chiesa francese o tedesca, ed è stato forse saccheggiata in un raid vichingo.

Lapide di Hogback,IX – XI secolo

La lapide di Hogback dalla Chiesa Parrocchiale Govan Old, Glasgow. Fotografia: I Trustees del British Museum
La lapide di Hogback dalla Chiesa Parrocchiale Govan Old, Glasgow. Fotografia: I Trustees del British Museum

Queste strane e grandi lapidi, chiamate Hogbacks (lett. schiena di maiale) a causa della loro forma, sono uniche per le isole britanniche, il prodotto di una cultura esclusivamente britannico-vichinga. Come tali, essi rappresentano una sorta di monumento dell’epoca “coloniale” vichinga. Il grande centro di costruzione navale, Govan, sul fiume Clyde, così facilmente accessibile alle navi vichinghe, detiene una delle collezioni più importanti delle Isole Britanniche. Alcuni Hogbacks sembrano replicare i tetti delle longhouses vichinghe (le tipiche abitazioni lunghe da 15 a 75 metri n.d.t) con motivi geometrici di piastrelle; altri hanno strane creature simili a draghi che ne abbracciano le estremità. Questo tesoro proviene dalla Govan Old Parish Church, a Glasgow.

Sepoltura di Ardnamurchan, fine del IX – inizi del X secolo

La nave funeraria vichinga di Ardnamurchan è parte di un raro sito completamente intatto. Fotografia: Paul Raftery
La nave funeraria vichinga di Ardnamurchan è parte di un raro sito completamente intatto. Fotografia: Paul Raftery

Nell’estate del 2011, sulla penisola di Ardnamurchan sulla costa occidentale della Scozia, gli scavi hanno rivelato l’unica nave funeraria vichinga ancora inviolata sulla terraferma britannica in tempi moderni. La nave è sopravvissuta sotto forma di oltre 200 rivetti, molti nella loro posizione originale, e ha rivelato lo scafo di una piccola imbarcazione di tipo “clinker” ( è un metodo di costruzione delle imbarcazioni in cui i bordi delle tavole vengono sovrapposte n.d.t.). Conteneva una spada, un’ascia, una lancia, un mestolo, un a spilla anulare in bronzo di fabbricazione irlandese e il bordo in bronzo di un corno potorio. Questi elementi indicano che si trattava di una straordinariamente ricca nave funeraria appartenuta a un guerriero vichingo. Questa è la prima occasione in cui questo estremamente importante reperto sarà esposto al pubblico. Posizionato accanto alla nave da guerra Roskilde 6, la barca funeraria di Ardnamurchan rappresenta l’ultimo viaggio di un guerriero vichingo, velaggiante nell’aldilà.

Tesoro di Hiddensee, fine X secolo

 

Tesoro di Hiddensee: ciondoli, distanziali, una spilla e un girocollo, è stato probabilmente realizzato in Danimarca. Fotografia: Jutta Grudziecki / Kulturhistorisches Museum der Hansestadt Stralsund
Tesoro di Hiddensee: ciondoli, distanziali, una spilla e un girocollo, è stato probabilmente realizzato in Danimarca. Fotografia: Jutta Grudziecki / Kulturhistorisches Museum der Hansestadt Stralsund

La diffusione della gioielleria dei vichinghi è una buona indicazione della diffusione della lorocultura. Questo tesoro, trovato più di un secolo fa, è stato recuperato sull’isola di Hiddensee, vicino Rügen, al largo della costa settentrionale della Germania. Gli imponenti ornamenti – un girocollo, una spilla, dieci ciondoli e quattro distanziali – furono probabilmente realizzati in Danimarca, in un laboratorio reale. Sette ciondoli a croce analoghi, dello stesso tipo, ma in argento, sono stati trovati presso il monastero di Mikhailovsky, a Kiev, come parte di un grande tesoro di gioielli dei secoli XII e XIII. Dal Mar Baltico al Mar Nero, tutti volevano indossare gioielli vichinghi.

Manoscritto di Winchester, 1031

Un dettaglio dal manoscritto Liber Vitae. Fotografia: The British Library Board.

Un dettaglio dal manoscritto Liber Vitae. Fotografia: The British Library Board.

Knut (Canuto) il Grande, in seguito anche re di Danimarca, fu re d’Inghilterra dal 1016 fino alla sua morte nel 1035. E ‘stato senza dubbio il re più potente della Scandinavia vichinga. Questa bella illustrazione del New Minster Liber Vitae , a Winchester, è l’unico ritratto conosciuto di lui e della sua moglie inglese, Emma. Nel nono e decimo secolo, i Vichinghi avevano instaurato nuovi regni in Gran Bretagna e Irlanda e attorno al 950 ci fu qualcosa che si avvicinò ad un regno inglese unificato. Fu questo regno il cui trono è stato conquistato dopo un periodo di intense scorrerie, prima  dal re danese Svein Forkbeard nel 1013, e poi nel 1016 da suo figlio, Canuto, il quale ha poi aggiunto Danimarca (dal 1019) e parti della Norvegia (1028 -34). L’Inghilterra era il centro del suo impero e il suo regno ha portato con sé un periodo di stabilità. Il nuovo re si premurò di mostrarsi come un sovrano cristiano e un generoso mecenate della chiesa, come dimostrato in questo doppio ritratto in cui è raffigurato come un re anglosassone, nonostante le sue origini danesi.

Roskilde 6, 1025

La Roskilde 6, è la più grande imbarcazione vichinga mai scoperta. Fotografia: Paul Raftery
La Roskilde 6, è la più grande imbarcazione vichinga mai scoperta. Fotografia: Paul Raftery

Questa è la più lunga nave vichinga mai trovata e siamo estremamente fortunati ad essere in grado di vederne le strutture residue nel Regno Unito per la prima volta. E ‘stata scoperta nel 1997 durante ilavori di costruzione di ampliamento del Museo delle Navi Vichinghe , il Roskilde Fjord. Da allora è stata accuratamente conservata dal Museo Nazionale di Danimarca. E ‘stata una impresa enorme di ingegneria per la sua epoca. Il Roskilde 6 rappresenta quello chediede ai vichinghi il loro vantaggio e definì il loro successo. La maestria tecnologica fece sì che il mare non fosse più un ostacolo, ma un’opportunità, una via per altre terre. Roskilde 6 è stata costruita come nave da guerra. Progettata perché fosse leggera e con poco pescaggio, permetteva di viaggiare ad alta velocità, con equipaggio che poteva raggiungere i 100 guerrieri i quali, via mare o via fiume, erano in grado di cogliere le loro ignare vittime di sorpresa.

Spada di Ulfberht, fine VIII – inizio IX secolo

Spada vichinga risalente alla fine dell'VIII o all'inizio del IX secolo, si trova in Danimarca. Fotografia: John Lee/National Museum of Denmark
Spada vichinga risalente alla fine dell’VIII o all’inizio del IX secolo, si trova in Danimarca. Fotografia: John Lee/National Museum of Denmark

Molte delle migliori armi vichinghe sembrano essere stati importati in Gran Bretagna dal continente. Alcune lame con incisi i nomi dei loro creatori franchi, Ulfberht e Ingerlrii, sono originarie della Renania del IX secolo. Eppure lame con incisi gli stessi nomi continuano ad essere prodotte per almeno 200 anni. L’uso continuato del nome può suggerire la produzione negli stessi laboratori dopo che i creatori originali erano scomparsi, un po’ come accade in una moderna azienda a conduzione familiare, ma probabilmente indica anche che queste iscrizioni sono state considerate una garanzia di alta qualità, o alla moda. L’analisi metallurgica di alcune lame marcate “Ulfberht”, ha rivelato che in realtà sono di una qualità mediocre. Le spade erano simboliche dello status di guerriero, ancor prima che armi, così queste lame Ulfberht di scarsa qualità erano forse l’equivalente dell’odierna imitazione a basso costo di un orologio Rolex e delle borse Louis Vuitton.

Vikings: Life and Legend exhibition dal 6 marzo al 22 giugno.
The Guardian

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