Come ti musealizzo la longhouse vichinga

Lo scavo in via Lækjargata in centro-città di Reykjavík ha scoperto le rovine di un’abitazione che era lunga almeno 20 metri. Foto dalla pagina Facebook del sito

Lo scorso luglio abbiamo dato notizia dell’inaspettato ritrovamento di una grande longhouse a Reykjavík, in un sito dove non ci si aspettava che giungesse il pur noto insediamento vichingo preesistente all’attuale città. Ora ci piace divulgare la modalità con cui gli archeologi hanno stabilito di musealizzare la scoperta.

Sebbene fosse prevista da tempo la costruzione di un albergo nel sito del ritrovamento, l’Agenzia per l’Eredità Culturale di Islanda ha deciso i resti saranno conservati apportando modifiche al progetto orginale dell’hotel, fa sapere The Icelandic National Broadcasting Service. La mostra infatti sarà visibile sia all’interno dell’hotel che dal marciapiede, poiché parte delle rovine si trovano fuori dall’area del progetto di costruzione.

L’archeologa Lisbet Guðmundsdóttir, che ha curato lo scavo e ha scoperto le rovine, ha dichiarato che tutti i resti non-organici saranno conservati sul posto e che i contorni della longhouse, compresi quelli che gli archeologi ritengono estendersi sotto la strada a nord del sito, saranno opportunamente segnalati in strada, permettendo alle persone di immaginare dove quanto fosse estesa e dove esattamente sorgesse l’abitazione. “Abbiamo deciso di conservare tutti i resti dove sono stati trovati, cioè, il camino e il long-fire, il focolare che si estendeva lungo il corridoio centrale di tutte le longhouse vichinghe, resteranno fuori dall’hotel, e abbiamo anche deciso di conservare e visualizzare i contorni del longhouse , sia all’interno della struttura che al suo esterno. “

Il ritrovamento è stata una completa sorpresa per gli archeologi e ha costretto archeologi e gli storici a rivedere la loro comprensione della colonia vichinga a Reykjavík.

I contorni dell’abitazione vichinga ritrovata saranno resi visibili ai visitatori indicandoli all’interno e all’esterno dell’albergo che verrà costruito sul luogo. (Foto: http://www.ruv.is/)

Iceland Magazine