Il primo delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che il penultimo Zar di Russia, Alessandro III donò a sua moglie, la Zarina Marija Fëdorovna; il dono fu talmente apprezzato che, in seguito, Alessandro III donò ogni anno un uovo di Pasqua Fabergé alla moglie.
L’uovo, alto 64 mm. e con un diametro di 35 mm è d’oro completamente rivestito di smalto bianco opaco, per assomigliare al guscio di un vero uovo. Una sottile striscia d’oro è visibile dove le due metà del guscio, unite con un innesto a baionetta, si aprono con una rotazione rivelando le sorprese.
Dentro c’è un “tuorlo” d’oro con una finitura opaca, che si apre a sua volta in due semisfere, una di esse è rivestita internamente di pelle scamosciata e ha il bordo d’oro punteggiato per simulare la paglia di un nido. Il nido contiene una gallina d’oro meticolosamente cesellata, con le piume d’oro giallo e bianco, la testa e le zampe d’oro giallo, cresta e bargigli d’oro rosso, gli occhi sono rubini cabochon.
Anche la gallina si apre, grazie a una cerniera nascosta nella coda, rivelando due ulteriori sorprese. La prima di queste un replica in oro e diamanti della corona imperiale. All’interno della corona, come sorpresa finale, un piccolo pendente di rubino con una catenina che consentiva di indossarlo al collo.
Fu fabbricato a San Pietroburgo nel 1885, sotto la supervisione di Erik Kollin, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé, che emise una fattura per 4.151 rubli.
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