Venerdì 22 maggio 2015, ore 19,00 – Ancora Store Via Lodovico Pavoni 12 – Milano
Seconda serata della rassegna
‘400: UOMINI, GUERRE E CULTURA NELL’ITALIA DEL RINASCIMENTO
organizzata dall’Ass. Culturale Italia Medievale.
Ingresso libero.
Carlo Alberto Brignoli presenta “Guerre fluviali. Le lotte fra Venezia e Milano nel XV secolo” (Mursia): assai meno note delle imprese terrestri del Carmagnola, del Gattamelata e del Colleoni, le battaglie dei ‘marinai d’acqua dolce’ sui fiumi e i laghi del Nord Italia rivelano un aspetto singolare e ‘moderno’ del lungo duello tra la Serenissima e il ducato milanese.
Interviene lo studioso Fabio Marinoni.
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«Il mattino dopo, quando le bombarde milanesi ricominciano a tuonare, il veneziano impartisce agli uomini un tristissimo ordine: “Incendiate le navi!”.»
Il confronto e la rivalità fra la Serenissima e il ducato di Milano hanno caratterizzato la storia dell’Italia settentrionale del XV secolo. L’una regina dei mari e l’altro signore dell’entroterra da sempre spinto verso l’Adriatico, hanno ingaggiato una dura lotta che non fu solo terrestre ma anche navale lungo il corso dei maggiori fiumi, come lo stesso Po, e nei laghi del Nord Italia. L’armata fluviale lombarda, che non è mai stata oggetto di particolare attenzione da parte degli storici navali, e degli studiosi del Quattrocento in generale, può al contrario gettare una nuova luce sul lungo conflitto combattuto fra le due città. Si trattò di una guerra a tutti gli effetti anche nautica, in virtù delle numerose, e documentate, azioni anfibie concluse da entrambi gli schieramenti. Sotto questo aspetto, lo scontro fra milanesi e veneziani assume una connotazione sorprendentemente moderna, fino ad oggi mai considerata.
Le fonti consultate dall’autore si trovano nell’Archivio Storico del Comune di Pavia, città dove aveva sede la flotta, e nell’Archivio di Stato di Venezia, e consentono inoltre di conoscere le
diverse tipologie delle imbarcazioni viscontee e le manovre tipiche degli scafi fluviali.
Carlo Alberto Brignoli è nato nel 1968 a Pavia. Fin dalla più giovane età ha navigato il Ticino sulle tradizionali barche pavesi a remi, anche con lunghe escursioni in canoa. Impiegato nell’industria, dedica sempre il tempo libero agli studi e alle ricerche che ha avviato sulla storia della sua città e dell’amato fiume Ticino.
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