Vi siete mai chiesti che cosa c’è realmente sotto quell’elaborato involucro della mummia di 5000 anni fa? Ci sarà una rara occasione per scoprirlo quando “Mummie: nuovi segreti dalle tombe” aprirà il 18 settembre al Museo di Storia Naturale di Los Angeles .
Gli organizzatori della mostra in realtà non hanno aperto uno qualsiasi delle quasi due dozzine di esemplari provenienti da Sud America ed Egitto in corso in mostra. (Beh, tranne uno che necessitava di restauro dopo che qualcuno lo ha aperto più di un centinaio di anni fa, danneggiandolo in modo significativo. E’ stato lasciato aperto come esempio di come non gestire una mummia.)
E’ stata effettuata su ciascuno degli altri esemplari una TAC completa su tutto il corpo per scoprire che cosa vi sia sotto. Tra le altre cose hanno scoperto come fossero le acconciature di moda all’epoca, gli abiti con cui persone vissute tra 2.000 e 5.000 anni fa hanno deciso di essere sepolte e i gioielli che hanno portato con sé nella tomba.
Il curatore della mostra JP Brown commenta: “Il tardo periodo è particolarmente pesante per il bling (n.d.t. termine slang relativo alla moda di addobbarsi in modo particolarmente appariscente e luccicante, con riferimento ai rappers statunitensi). Lo dice mostrando dal suo tablet le immagini di una coppia di 2.000 anni, particolarmente addobbata e ingioiellata. I visitatori dei musei potranno fare lo stesso su grandi computer da tavolo che saranno posizionati accanto alle mummie. Potranno anche modificare le scansioni del computer in modo che le immagini delle mummie sembrino quasi 3-D.
“Guarda, è possibile vedere i suoi riccioli, si può vedere la sua acconciatura!”, dice il curatore eccitato mentre la scansione di una donna di circa 40 anni del periodo romano dell’Egitto sembra tornare in vita. Sotto il copricapo elaborato inciso sulla sua bara, modellato per coincidere con la sua acconciatura, è chiaramente visibile una zazzera di capelli ricci tagliati corti che sembra essere stata appena confezionata dal parrucchiere.
“The Gilded Lady”, come è universalmente conosciuta, non è stata vista in pubblico dalla Fiera Mondiale di Chicago del 1893. Così come la maggior parte delle altre mummie che l’anno accompagnata dal Field Museum di Chicago, dove Brown è restauratore.
Saranno in mostra a Los Angeles fino al 18 gennaio, prima di passare alle mostre di Denver e in altre città e poi tornare al Field Museum dove costituiscono parte della più grande collezione di mummie negli Stati Uniti.
Ad accompagnarle sono diverse mummie di animali che furono sepolti con loro, tra cui un babbuino e un coccodrillo. Ci sono anche pezzi di sarcofagi, pietre tombali, stampi 3-D delle ossa, teschi e persino giocattoli.
Le scansioni non guardano solo al di sotto delle bende, ma anche sotto vestiti e pelle delle mummie, rivelando che non tutte le mummie del mondo antico hanno condotto la vita lussuosa della Gilded Lady.
Una mummia dalla costa pacifica del Perù, una donna tra i 20 e i 30 anni, appare nella scansione come un’80enne. Ha perso tutti i denti tranne due, soffre di artrite della colonna vertebrale e ha arterie indurite.
“Questo ci dice qualcosa sul costo fisico richiesto da una società agricola”, ha detto Brown.
Non era facile nemmeno per i bambini. E’ in mostra la mummia di un bambino peruviano sepolto con la madre dopo che apparentemente entrambi sono morti durante il parto. Ancora un altro bambino peruviano, di circa 2 anni, sepolto con diverse statuette, tra cui una che gli esperti ritengono fosse il giocattolo preferito. Ha le sembianze di un moderno omino di pan di zenzero.
Proveniente dall’Egitto, la mummia di un ragazzo di nome Minirdis, secondo l’iscrizione sulla sua bara, che si credeva destinato a diventare un sacerdote, come suo padre, prima di morire 2.500 anni fa.
Per visualizzare tutto ciò, il museo ha diviso il suo spazio espositivo recentemente rinnovato in due sezioni che rappresentano l’antico Egitto e il Perù. Questo evidenzia le somiglianze e le differenze delle due culture.
Nell’antico Sud America, per esempio, la mummificazione era la tecnica di sepoltura standard, con intere famiglie spesso sepolte insieme.
Il popolo peruviano, di mezzi modesti, ha come oggetti da portare nell’aldilà strumenti da lavoro come reti da pesca e kit da cucito, in modo che potessero continuare i loro compiti nella vita ultraterrena. Poiché ci si aspettava che fosse un duro lavoro, i parenti spesso offrivano loro grandi contenitori di birra, anch’essi esposti.
In Egitto, per contro, essere mummificati era un processo costoso riservato ai ricchi. Questo si riflette, negli elaborati tesori che i defunti avevano accumulato durante tutta la vita.
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