Una torre di teschi in Messico

Gli archeologi ne hanno contati 675 di uomini, donne e bambini durante una ricerca durata finora un anno e mezzo non lontano dal Templo Mayor, uno dei principali templi aztechi nella loro capitale Tenochtitlan. Il Templo Mayor è stato utilizzato per sacrifici umani come parte rituale dell’antica religione mesoamericana.

I crani trovati nel sito comprendevano anche donne e bambini, perplessi gli archeologi (Foto: REUTERS / Henry Romero)
I crani trovati nel sito comprendevano anche donne e bambini, perplessi gli archeologi (Foto: REUTERS / Henry Romero)

Si ritiene che questa incredibile “torre di teschi umani” faccia parte dell’ Huey Tzompantli, una leggenda tramandata dai conquistadores spagnoli che colonizzarono il Messico. I loro scritti menzionavano una torre di teschi, in particolare Andres de Tapia, soldato spagnolo al seguito di Cortes che nel 1521 conquistò il Messico, scrisse che vi erano “migliaia di teschi”, e ricercatori ritengono che ne troveranno altri con il proseguimento dello scavo.

Si è sempre creduto che i crani appartenessero a guerrieri maschi uccisi in combattimento tribali prima dell’arrivo degli spagnoli, ma la scoperta di teschi più giovani e di sesso femminile ha lasciato gli archeologi perplessi.

“Ci aspettavamo solo uomini, ovviamente giovani come dovrebbero essere i  guerrieri, ma la presenza di donne e bambini fa riflettere dal momento che non ci si aspetta che andassero in guerra”, ha detto Rodrigo Bolanos, antropologo che studia il ritrovamento .

Come appare la struttura della "Torre di Teschi". Nella foto l'archeologa Lorena Vazquez lavora presso il sito (Foto: REUTERS / Henry Romero )
Come appare la struttura della “Torre di Teschi”. Nella foto l’archeologa Lorena Vazquez lavora presso il sito (Foto: REUTERS / Henry Romero )

“Stiamo trovando qualcosa di cui non abbiamo alcuna traccia, e questo è veramente nuovo, una prima assoluta nel Huey Tzompantli”, ha aggiunto.

Uno tzompantli, per come lo conosciamo, è un tipo di intelaiatura in legno documentata in diverse culture mesoamericane, che veniva usata per l’esposizione pubblica di teschi umani, normalmente quelli di prigionieri di guerra o di vittime sacrificali. Veniva generalmente eretto come una serie di pali verticali connessi da supporti orizzontali ai quali i teschi erano cuciti o legati. Una struttura alternativa, più comune nelle regioni Maya, prevedeva i teschi impilati l’uno sull’altro lungo i pali verticali. Gli tzompantli sono conosciuti principalmente per le loro raffigurazioni nei codici del periodo tardo postclassico e post conquista spagnola, nei resoconti dei conquistadores e in diverse altre iscrizioni. Tuttavia una struttura molto simile a uno tzompantli è stata effettivamente rinvenuta nel sito preclassico Zapoteco di La Coyotera, nello stato di Oaxaca, e datata tra il II secolo a.C. e il III secolo. Sono noti tzompantli anche in altre culture precolombiane, come i Toltechi e i Mixtechi.

Tzompantli rappresentato sulla destra del dipinto di un tempio Azteco dedicato a Huitzilopochtli; dal manoscritto conosciuto come Codice Ramírez.
Tzompantli rappresentato sulla destra del dipinto di un tempio Azteco dedicato a Huitzilopochtli; dal manoscritto conosciuto come Codice Ramírez.

La scoperta è la seconda di una certa importanza a Città del Messico in meno di un mese dal momento che, nel mese di giugno, un campo per il gioco della palla azteco è stato trovato nelle vicinanze, sotto un albergo. Sono state scoperte trentadue vertebre del collo, che si ritiene appartenessero a giocatori sacrificati ritualmente.

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