Il sottosuolo di Parigi non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti. Sotto un caldo torrido, un piccolo team di archeologi ha dissotterrato vari sarcofagi sepolti sotto molti strati geologici ammassati sotto Saint-Germain-des-Prés.
L’abbazia di Saint-Germain-des-Prés è uno dei più antichi luoghi di culto cattolici di Parigi.
La fondazione risale al periodo Merovingio nel 542 quando re Childeberto I la fece costruire per custodirvi delle reliquie di San Vincenzo che egli aveva ricevuto in Spagna durante l’assedio di Saragozza: Childeberto stava infatti assediando la città quando udì che la popolazione si era posta sotto la protezione di San Vincenzo. Questo lo portò a scegliere di interrompere l’assedio per non contrastare la protezione divina invocata e come tale lasciò la città. In segno di gratitudine per aver interrotto le ostilità, il vescovo di Saragozza gli offrì in dono la stola di San Vincenzo che in quella città era conservata.
Posta quindi sotto patronato reale, l’abbazia divenne una delle più ricche di Francia; essa accolse un importante scriptorium già a partire dall’XI secolo e rimase un centro della vita intellettuale cattolica francese sino alla Rivoluzione francese.
Nel 558 la chiesa venne ufficialmente dedicata a San Vincenzo ad opera di Germano, vescovo di Parigi, il 23 dicembre; quello stesso giorno Childeberto morì. Per commemorare questi eventi, presso la chiesa venne eretto anche un monastero, i cui abati avevano giurisdizione temporale e spirituale sull’area del quartiere di Saint-Germain, che si era formato attorno alla chiesa (questo privilegio ebbe valore sino al 1670).
La chiesa venne quindi saccheggiata più volte ed incendiata dai Normanni nel IX secolo sino a venire ricostruita nel 1014 e completata nel 1163, quando venne dedicata da papa Alessandro III in persona. Il santo patrono scelto fu San Germano di Parigi, quello stesso vescovo che aveva consacrato l’antica chiesa e che era stato successivamente canonizzato.
“Lo scavo è iniziato nel giugno prima dell’inizio dei lavori di restauro delle decorazioni interne della chiesa”, dice Martial Braconnier, ingegnere responsabile del Patrimonio e la Storia presso il Comune di Parigi. Essi sperano di completare l’opera di Teodoro Vacquier, archeologo di spicco del XIX secolo che ha già scavato parte del sito. Un’altra sfida è quella di esporre le prime fondamenta della chiesa costruita nel VI secolo da Childeberto, prima di essere ricostruita nell’anno mille, sotto forma di basilica romanica. “Non escludiamo la possibilità di trovare i resti risalenti all’antichità,” spera Martial Braconnier.
“La maggior parte dei sarcofagi sono realizzati in gesso. E rare tombe in pietra risalgono al periodo carolingio “, dice David Caxall, capo della divisione archeologia. Pezzi di ceramica, oggetto vestigia della vita di tutti i giorni e 11 scheletri sono stati riesumati. “Queste ossa appartengono tutte a uomini. Ciò che ci fa pensare che questo cimitero sia stato riservato ai monaci. Ma in questa fase è solo un’ipotesi “, analizza con cautela Martial Braconnier.
Gli scheletri esumati sono stati trasportati al dipartimento di storia dell’architettura e dell’archeologia della città di Parigi.
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