Il gruppo russo Airpano ha progettato un’applicazione che offre spettacolari tour ad alta risoluzione intorno a svariati monumenti e luoghi affascinanti. L’esperienza che gli utenti ottengono è così realistica da dare loro la percezione di librarsi sopra gli edifici e le bellezze geografiche, scegliendo di navigare verso la direzione e la prospettiva che vogliono rimanendo informati su quello che vedono in ogni momento. L’applicazione include un articolo molto istruttivo sulla storia di ogni luogo e il lavoro svolto in situ per il progetto stesso.
Con il Partenone apriamo questa rubrica traducendo per voi l’ottimo lavoro del team Russo.
Cliccate sull’immagine per il tour virtuale ad alta risoluzione.
Il tour virtuale è disponibile anche a bassa risoluzione in caso di connessione lenta i e in versione mobile.
Atene è stata menzionata per la prima volta nel XV secolo a.C. e questo ne fa una delle più antiche città del mondo. Atene è chiamata la “culla della civiltà” – è certamente la culla della democrazia, della filosofia occidentale, della scienza politica, della letteratura, del teatro e delle Olimpiadi. Atene è anche la terra degli Dei. Secondo le credenze antiche dei greci, la città era un campo di battaglia dove Atena, dea della saggezza, combatté contro Poseidone, signore dei mari. Athena ne riuscì vittoriosa e la città fu chiamato in suo onore. Tuttavia, offeso, Poseidone ebbe la sua vendetta, rendendo la zona arida e senz’acqua. Naturalmente, questa storia è solo uno dei tanti grandi miti greci antichi, ma resta il fatto che la carenza d’acqua affligge la città tutt’oggi. Probabilmente il clima caldo di Atene fa rimpiangere ai greci un esito diverso della leggendaria battaglia.
Per secoli Atene è stata un importante centro culturale e una grande e potente città. Molti monumenti dello splendido passato sono sopravvissuti fino ad oggi e il più famoso di loro, senza dubbio, è l’Acropoli. In realtà, la parola “acropoli” derivato dal greco ἄκρος “akros”, il più alto, πὸλις “polis”
Nei tempi antichi numerosi templi e sculture di divinità greche affollavano questo sperone roccioso dalla superficie di 300 per 130 metri. Durante il periodo miceneo, tra il XVIII e il XV secolo a.C., l’Acropoli serviva anche come residenza reale fortificata. I templi venivano eretti in tempo di pace e distrutti se la città era in guerra, per dare spazio alla cittadinanza arroccata in difesa. Il contributo più rilevante alla struttura definitiva dell’Acropoli venne dato attorno al 447-438 a.C. da Ictino e Callicrate, architetti costruttori del Partenone, un tempio gigante in onore della divinità protettrice di queste terre: la dea guerriera e vergine Atena Parthenos, in greco Ἀθηνᾶ Παρθενος, da cui deriva il nome del monumento. Nonostante il fatto che il Partenone versi oggi in una condizione piuttosto precaria, la sua facciata colonnata è il simbolo più famoso della Grecia.
La meticolosa progettazione del Partenone, pensato fino nei più piccoli dettagli completamente invisibili ad un osservatore esterno, crea un’illusione ottica interessante. Il tempio sembra perfettamente rettilineo, ma in realtà i suoi contorni non hanno linee rette. Ad esempio, le colonne angolari non hanno una sezione trasversale circolare e sono di diametro maggiore delle altre. Altrimenti, per un effetto ottico, risulterebbero più sottili, grazie a questa tecnica prospettica tutte le colonne appaiono uniformi.
C’è sempre stata una lotta per l’Acropoli durante i secoli della sua esistenza. Quando il cristianesimo arrivò in Grecia il Partenone fu trasformato in una chiesa cristiana dedicata alla Vergine Maria, e la statua di Atena Parthenos fu trasferita a Costantinopoli. Nel XV secolo, dopo la conquista della Grecia da parte dei Turchi, la chiesa fu trasformata in una moschea con l’aggiunta di minareti e uno dei templi dell’Acropoli, l’Eretteo, servì come harem del pascià turco.
Nel XVII secolo l’intera parte centrale del Partenone fu distrutta da un colpo di cannone sparato da una nave veneziana. Dopo di che i tenaci veneziani danneggiarono diverse sculture durante il tentativo di rimuoverle. All’inizio del XIX secolo Thomas Bruce, settimo conte di Elgin, ha predato tutto quanto era possibile: da fregi a cariatidi, e la Grecia sta ancora cercando di convincere la Gran Bretagna a restituire i monumenti al luogo cui appartengono. In aggiunta i turchi minarono ripetutamente l’Acropoli, al fine di farla esplodere. Non ci riuscirono, ma durante una delle battaglie successive, una cannonata turca danneggiò pesantemente il tempio dell’Eretteo.
Solo alla fine del XIX secolo, l’Acropoli, finalmente, ha visto po’ di pace. Il suo aspetto antico è stato restaurato dove possibile, alcune dei suoi bassorilievi originali e delle sculture sono ora nei musei di Londra, Parigi e Atene e quelle sculture che vediamo esposte oggi al loro posto sono copie.
Certo, sarebbe un errore pensare che l’Acropoli e il Partenone siano gli unici punti di riferimento di Atene. Una città con una storia così lunga e leggendaria ha conservato un gran numero di monumenti, edifici e interi quartieri. Aree storiche come Agora e Plaka, Syntagma e Omonia Square, la Cattedrale di Atene, il Giardino Nazionale di Atene, e molto altro ancora! Vorremmo mostrarvi questi panorami spettacolari dell’antica Atene da una vista a volo d’uccello!
Fotografie di Stanislav Sedov e Dmitriy Moiseenko
Articolo originale di Airpano.com liberamente tradotto e ampliato da La Storia Viva
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