Quella del Corteo dei Magi che, il giorno dell’Epifania, parte da Piazza del Duomo e arriva a Sant’Eustorgio, è una delle tradizioni più antiche di Milano. La vicenda che viene rievocata è quella di Sant’Eustorgio, eletto nel 343 nono vescovo di Milano, di cui fu anche governatore: vi si intrecciano leggenda, tradizione e storia.
La basilica milanese di fondazione paleocristiana (III-IV secolo) sorge su un luogo già ritenuto sacro poiché San Barnaba vi battezzò i primi cristiani, probabilmente in una fonte d’acqua taumaturgica, presente al tempo presso l’attuale chiesa e citata nel”Libellus de situ civitatis Mediolanensis“, composto alla fine del X secolo.
Nell’area e sotto l’attuale basilica è presente anche una necropoli, pre e paleocristiana, in cui si ritiene sia sepolto lo stesso San Barnaba. Proprio in quest’area, già avvolta da un’aura di santità, fu costruita da Sant’Eustorgio la basilica. Al suo interno è presente un sarcofago in marmo che secondo la tradizione contiene (o meglio conteneva, lo vedremo poi) le spoglie dei Re Magi.
Un capitello del quinto pilastro della basilica inoltre mostra un bassorilievo in cui un uomo, forse lo stesso Santo, impugna un bastone ed esorta una coppia di buoi ad avanzare. Gli animali trainano un carro che trasporta un’imponente arca, evidentemente quella che è conservata poco distante. La presenza dell’angelo indica la “miracolosità” del viaggio e della sosta, divenuta definitiva, nel luogo dove San Barnaba battezzò i primi cristiani di Mediolanum e dove quindi sorse la basilica.
Ma i segni di questa storia sono visibili anche dall’esterno: se avete visitato la Basilica di Sant’Eustorgio avrete forse dato un’occhiata al campanile notando una “stranezza”. Sulla sua cima non c’è una croce, ma una stella a otto punte: la stella dei Magi, per indicare la presenza delle loro reliquie, oggetto da sempre della devozione dei fedeli.
La Leggenda
La leggenda vuole che i Magi siano morti a Gerusalemme, dove erano tornati dopo la crocefissione di Gesù, per testimoniare la fede di cui si erano fatti banditori nei loro paesi.
La tradizione sostiene che le loro spoglie siano state poi ritrovate da Sant’Elena, madre di Costantino, e trasferite nella chiesa di S. Sofia a Costantinopoli. Costante, figlio e successore di Costantino, le donò alcuni decenni dopo a Eustorgio quando questi, eletto vescovo, si recò da lui per rimettere nelle sue mani il mandato di governatore di Milano da lui ricevuto. Eustorgio le trasportò a Milano, assieme al pesante sarcofago nel quale erano state riposte, usando un carro trainato da buoi. Dopo un lungo e avventuroso viaggio di ritorno, giunse proprio qui, all’ingresso nella città da Porta Ticinese, dove il carro sprofondò nel fango e non fu possibile rimuoverlo. L’incidente fu interpretato da Eustorgio come un segno divino, e per questo fece erigere la prima basilica nella quale custodire le reliquie dei Magi.
La storia ci informa che nel 1164 l’imperatore Federico I, il “Barbarossa”, durante una delle sue calate in Italia, ordinò al suo consigliere, Reinald von Dassel, che era anche arcivescovo di Colonia, di impadronirsi delle reliquie, le quali finirono così nel duomo della città tedesca. Nel 1906, infine, il Cardinal Ferrari, vescovo di Milano, ottenne una parziale restituzione delle reliquie, ora conservate in una preziosa urna posta sopra l’altare dei Magi.
A ricordo del martirio dei Magi, la liturgia ambrosiana usa, nel giorno dell’Epifania, paramenti di colore rosso.
Al di là della questione riguardante l’autenticità o meno delle reliquie o la devozione ai Magi, la ricorrenza dell’Epifania a Milano è fortemente legata alla storia di Sant’Eustorgio e radicata è la tradizione del Corteo Storico.
Nel corteo dei Re Magi milanese, oltre a Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, ci sono decine e decine di figuranti in costume storico, bande cittadine che suonano e, almeno un tempo, gli animali del circo. Il corteo parte da Piazza del Duomo, si ferma a San Lorenzo dove si trovano i figuranti che impersonano Erode e la sua scorta, e giunge fino a Sant’Eustorgio. Qui, sul sagrato, è allestito un presepe vivente con i personaggi della Sacra Famiglia, a cui i Magi portano i doni.
La partecipazione al corteo è libera segnalando il proprio nome agli incaricati presenti in basilica al termine delle Messe domenicali delle 11.00 in Sant’Eustorgio. Solitamente, le richieste vengono ricevute nel corso delle ultime domeniche di dicembre. I posti sono limitati alla quantità di costumi disponibili. Il sito di Sant’Eustorgio sottolinea “il carattere religioso dell’evento, che si conclude con la visita dei figuranti a comunità di anziani, intrattenuti con simpatia dai personaggi del corteo.”.
L’iniziativa è da sempre di grande richiamo per i milanesi come testimoniano le foto in rete degli eventi passati.
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