Il sito è un luogo di sepoltura sacra fin dal Neolitico e si affaccia sulle acque del lago Baikal, il più antico e più profondo lago del mondo.
Nella tomba uno scheletro maschile e uno femminile distesi sulla schiena, orientati lungo l’asse Est-Ovest e mano nella mano. I resti sono stati inviati in Canada per l’analisi al radiocarbonio, ma gli archeologi russi che hanno condotto lo scavo stimano la loro età tra i 4500 e i 5000 anni fa.
Lo scheletro maschile è completo e ornato da misteriosi anelli di giada sul petto, uno in corrispondenza dell’orbita sinistra, nonché da pendenti costituiti da denti di cervo attorno al cranio e ai piedi, probabilmente decori per copricapo e calzature.
I resti della donna invece mancano della parte superiore, ma sotto la mano destra è stata ritrovata una massiccia lama di giada di circa 13 centimetri di lunghezza e 7 cm di larghezza.
Il legame affettivo, legale o di parentela tra i due è assolutamente ignoto, forse potrebbe essere dipanato con un test del DNA, al momento reputato troppo costoso.
Il luogo della sepoltura si trova sul promontorio sul Maloe More, lo stretto che separa la terraferma e l’isola Olkhon, nei pressi di Chernorud, a circa 260 chilometri a nord-est di Irkutsk. Non corrisponde a un insediamento, ma piuttosto a un luogo sacro che gli archeologi russi hanno tutta l’intenzione di proseguire a scavare nella prossima stagione estiva.
La posizione esatta viene tenuta segreta per ora per evitare che cercatori dilettanti distruggano un sito potenzialmente sede di altre sepolture, forse di età più antica.
L’equipe di ricerca è guidata dal Dr Kichigan e fa capo all’Irkutsk National Research Technical University, in collaborazione con Yuliana Yemelyanova, del Laboratory of Archeology, Paleoecology, and Life Support Systems of the Peoples of North Asia.
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