Nicholas Reeves dell’Università dell’Arizona sostiene di aver scoperto una porta segreta nella camera di sepoltura nella tomba di Tutankhamon, il ragazzo re che potrebbe essere stato suo figlio.
Se Reeves avesse ragione, la tomba nascosta potrebbe essere di gran lunga più magnifica di ogni altra cosa trovata nella camera funeraria di Tutankhamon, come lui stesso afferma: “Se ho sbagliato ho sbagliato, ma se avessi ragione sarebbe la più grande scoperta archeologica mai fatta…”
A quasi 100 anni dalla sua scoperta, la tomba di Tutankhamon, il ragazzo-re dell’antico Egitto, continua a rivelare i suoi segreti.
Il ricercatore afferma di aver trovato una porta “fantasma” sotto l’intonaco sulla parete della camera sepolcrale, che crede conduca alla tomba della presunta madre del sovrano, la regina Nefertiti.
La tomba di Nefertiti o “Signora delle Due Terre” famosa per la sua squisita bellezza, è andata perduta per secoli dal suo improvviso decesso nel 1340 a.C.
Si è ritenuto a lungo che dopola morte del consorte Akenaton fosse caduta in disgrazia, fino a quando non si è ritrovato un documento che la cita
L’analisi del DNA ha precedentemente suggerito che la madre del faraone Tutankhamon potrebbe essere stata una mummia conosciuta come la Giovane donna, che si pensa essere anche la sorella di suo padre Akhenaton.
Tuttavia, alcuni egittologi sostengono che in realtà sia Nefertiti, moglie del faraone Akhenaton e madre di sei dei suoi figli, la vera madre di Tutankhamon.
Il dottor Nicholas Reeves, un archeologo inglese presso l’Università dell’Arizona, ha ora fornito nuove prove a sostegno di tali affermazioni in un rapporto pubblicato dal Amarna Royal Tombs Project.
Scansioni della parete nord della camera funeraria del re Tutankhamon hanno recentemente rivelato alcune crepe sotto l’intonaco decorato finemente che il ricercatore ritiene possano corrispondere a una porta nascosta, forse verso la camera sepolcrale di Nefertiti. Egli sostiene che i segni siano caratteristici di una porta ritagliata nella roccia e poi murata.
Vi sarebbero quindi due portali “fantasmi” che i costruttori di tombe hanno richiuso, uno dei quali si crede sia un normale ripostiglio mentre l’altro, sul lato nord della tomba di Tutankhamon, contiene “la sepoltura indisturbata del proprietario originale della tomba – Nefertiti”, secondo quanto sostiene il dottor Reeves.
Egli ritiene che la presunta camera a destra sia la tomba di Nefertiti proprio per la sua posizione, a destra della discesa appunto, che è molto più tipica delle sepolture di regine egiziane piuttosto che di re.
Le piccole dimensioni della camera funeraria di Tutankhamon, data la sua posizione importante nella storia egiziana, ha sconcertato gli esperti per anni e la teoria di Reeves “potrebbe suggerire che sia stata costruita come aggiunta a una tomba già esistente, quella materna” non essendoci stato il tempo materiale per costruire una tomba per il giovane faraone data la sua morte improvvisa.
La camera funeraria di Tutankhamon, in effetti, ha la stessa dimensione di un’anticamera, piuttosto che possedere le dimensioni di una tomba degna di un re egiziano.
Reeves sostiene inoltre che la ricchezza degli arredi ammassati nelle quattro piccole camere di Tutankhamon sia qualcosa di “travolgente” e che possa essere proveniente dalla sepoltura del suo predecessore e adattata per il ragazzo-re.
Secondo Reeves parte del materiale nella tomba suggerisce inoltre che Nefertiti sia stata co-reggente del ragazzo.
Anche le decorazioni murali sono, a detta del ricercatore, più attinenti a una figura regale femminile che maschile.
Le ipotesi di Reeves potrebbero essere facilmente verificate con metodi non invasivi come il sonar e speriamo che tali indagini abbiano presto luogo.
Nel frattempo se voleste approfondire i dettagli dello studio sono su Academia.edu
Sul ruolo di Nefertiti, le supposizioni sulla sua “scomparsa” e le ricerche di Nicholas Reeves vi suggeriamo di guardare il video.
https://www.youtube.com/watch?v=YghnlDaKuKQ
Pingback:Forse individuata la tomba di Ankhesenamon, moglie di Tutankhamon | La Storia Viva archeologia, rievocazione, divulgazione, eventi